In Libano l’Idf attacca una pattuglia Unifil, mentre Hamas dichiara: “le armi verranno consegnate se l’occupazione finirà”

Written on 10/27/2025
Letizia Panni

Il leader di Hamas Khalil al-Hayya afferma che “le armi di Hamas verranno consegnate se l’occupazione finirà”. Droni Usa controllano il rispetto del cessate il fuoco. Israele attacca a Gaza e si ritira da alcune zone. Critiche della Procura israeliana al disegno di legge che blocca il processo a Netanyahu.

Gaza: si cercano i corpi degli ostaggi dispersi, mentre Hamas dichiara: “le armi verranno consegnate se l’occupazione finirà”

Ieri, 26 ottobre, il leader di Hamas Khalil al-Hayya ha dichiarato che “le armi di Hamas verranno consegnate se l’occupazione finirà”. In un’intervista esclusiva ad Al Jazeera, al-Hayya ha spiegato che “le armi di Hamas sono legate all’esistenza dell’occupazione e dell’aggressione israeliana e, se l’occupazione dovesse finire, queste armi verrebbero consegnate allo Stato”.

Il dirigente di Hamas ha aggiunto che “oggi ci sarà un ingresso in nuove aree della Striscia per cercare i corpi degli ostaggi”.

Nel frattempo, gli Stati Uniti hanno iniziato a utilizzare droni di sorveglianza sopra la Striscia di Gaza, con l’obiettivo di assicurarsi che Israele e Hamas rispettino il cessate il fuoco in corso. L’esercito israeliano (Idf) ha reso noto di aver effettuato un attacco con droni a Nuseirat, nella zona centrale della Striscia, prendendo di mira un agente della Jihad islamica palestinese che, secondo le autorità militari, stava pianificando un “attacco imminente” contro le truppe.

Intanto, l’ufficio del Procuratore generale israeliano ha definito “incostituzionale” il disegno di legge presentato alla Knesset che consentirebbe di ritardare senza limiti il processo in corso contro il primo ministro Benyamin Netanyahu.

Secondo quanto riporta il Times of Israel, il ddl è stato proposto dal parlamentare di estrema destra Limor Son Har-Melech, del partito Otzma Yehudit, e sarà esaminato oggi dalla Commissione ministeriale per la legislazione. La norma, composta da una sola frase operativa, permetterebbe di rinviare il processo a un premier o a un ministro in qualsiasi momento dopo un’incriminazione e prima della sentenza definitiva.

Il disegno di legge consente a considerazioni politiche di insinuarsi nel processo penale, danneggiando gravemente l’integrità del processo, il principio di uguaglianza davanti alla legge, l’indipendenza del sistema giudiziario e la separazione dei poteri”, scrivono due vice della procuratrice generale Gali Baharav-Miara. Nel documento si afferma che la proposta è stata redatta per aiutare il premier a “sfuggire alla giustizia” e che “la violazione dei principi fondamentali di un regime democratico rende la proposta incostituzionale e da contrastare”.

Secondo Ynet, le Forze di Difesa israeliane si stanno ritirando da alcune aree in cui erano in corso ricerche dei corpi di civili rapiti, per evitare scontri con membri di Hamas e in seguito alle pressioni dei Paesi mediatori.

In Libano, la missione Onu Unifil ha denunciato un attacco da parte dell’Idf contro una sua pattuglia nei pressi di Kfar Kila.Un drone israeliano si è avvicinato a una pattuglia Unifil e ha sganciato una granata. Pochi istanti dopo, un carro armato israeliano ha sparato contro le forze di peacekeeping. Fortunatamente, non sono stati causati feriti o danni”, si legge nella nota.

Nel frattempo, prosegue l’attuazione dell’accordo Israele-Hamas sulla prima fase del piano Trump per la fine della guerra a Gaza, che prevede la liberazione di 20 ostaggi israeliani e di circa 2.000 detenuti palestinesi: 250 ergastolani condannati per attentati e omicidi e 1.722 incarcerati dopo il 7 ottobre 2023, tra cui 22 minorenni.