Usa: nuove sanzioni contro Mosca. Trump: “Vedrò Putin, la guerra sarà risolta”

Written on 10/23/2025
Letizia Panni

Usa, nuove sanzioni contro Rosneft e Lukoil. Trump punta alla fine della guerra in Ucraina e annuncia un incontro con Xi Jinping in Corea del Sud.

Usa: nuove sanzioni contro Mosca. Trump: “Vedrò Putin, la guerra sarà risolta”

Il Dipartimento del Tesoro statunitense ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia, prendendo di mira le due principali compagnie petrolifere del Paese, Rosneft e Lukoil. La decisione è stata accompagnata da un appello a Mosca a porre immediatamente fine alle ostilità in Ucraina e ad avviare un negoziato di pace credibile e duraturo.

Colpite le grandi compagnie energetiche russe

Secondo Washington, la misura è una risposta diretta alla “mancanza di una seria volontà da parte della Russia di impegnarsi in un processo di pace”. Le nuove sanzioni mirano a colpire le entrate energetiche che alimentano “la macchina da guerra del Cremlino”.
Di fronte al rifiuto del presidente Putin di porre fine a questa guerra insensata, il Dipartimento del Tesoro impone sanzioni alle due più importanti compagnie petrolifere che finanziano la macchina da guerra del Cremlino, ha dichiarato Scott Bessent, responsabile delle operazioni economiche internazionali del Tesoro statunitense, aggiungendo che Washington è pronta “ad andare oltre, se necessario”, e ha invitato gli alleati occidentali “a unirsi a questo sforzo”.

Trump: “Sanzioni pesanti. Speriamo la guerra finisca”

Il presidente statunitense Donald Trump, intervenendo dallo Studio Ovale accanto al segretario generale della Nato, Mark Rutte, ha definito le sanzioni “molto pesanti, enormi”, ma ha espresso l’auspicio che “non durino a lungo” e che “la guerra finisca presto”.
Trump ha confermato di aver cancellato un incontro con Vladimir Putin: “Non avrebbe portato a nulla. Lo faremo in futuro. La guerra sarà risolta”, ha affermato.

Il presidente ha poi commentato lo stallo dei colloqui dichiarando: “Ogni volta che parlo con Vladimir, ho delle belle conversazioni e poi non vanno da nessuna parte, semplicemente non vanno da nessuna parte”.
Interrogato sulla possibile fornitura di missili da crociera Tomahawk all’Ucraina, Trump ha chiarito che “il problema con il Tomahawk è che ci vorranno almeno sei mesi, di solito un anno, per imparare a usarlo. È molto complesso. Quindi l’unico modo perché un Tomahawk venga lanciato è se noi lo lanciamo, e non lo faremo”.

Sui social, Trump ha inoltre smentito un articolo del Wall Street Journal secondo cui Washington avrebbe autorizzato Kiev a usare missili a lungo raggio contro obiettivi in territorio russo: “È una FALSA NOTIZIA! Gli Stati Uniti non hanno nulla a che fare con quei missili, da qualunque parte provengano, o con ciò che l’Ucraina ne fa!””, ha scritto su Truth.

Il Wall Street Journal aveva riferito che la decisione di permettere all’Ucraina di colpire obiettivi in Russia sarebbe arrivata dopo il trasferimento dell’autorità operativa al generale Alexus Grynkewich, comandante delle forze Usa in Europa e della Nato.
La notizia è giunta all’indomani dell’attacco ucraino con un missile Storm Shadow contro un impianto russo a Bryansk, utilizzato per produrre esplosivi e carburante per razzi, un’operazione rivendicata dallo Stato Maggiore ucraino.

Trump atteso in Asia: incontro con Xi Jinping 

Il presidente Usa ha inoltre annunciato un imminente viaggio in Asia: “La prossima settimana andremo in Malaysia, Corea del Sud e Giappone. In Corea del Sud incontrerò il presidente cinese Xi”, ha dichiarato.
Secondo Trump, Pechino “può avere una grande influenza su Putin”, e il tema della guerra in Ucraina sarà “al centro dei colloqui”.