Israele e Hamas tornano al cessate il fuoco dopo una giornata di raid e 45 morti a Gaza
Ieri, 19 ottobre, dopo la sospensione della tregua a causa delle continue accuse da parte di entrambe le parti di aver violato l’accordo, l’esercito israeliano ha annunciato il ripristino del cessate il fuoco. Nella giornata di ieri si sono susseguiti i bombardamenti che hanno causato la morte di almeno 45 persone. Nel frattempo una delegazione di Hamas è arrivata al Cairo per discutere l’attuazione dell’accordo. Pressioni dagli Stati Uniti per la riapertura dei valichi e la ripresa degli aiuti umanitari.
Attacchi aerei e vittime
La protezione civile di Gaza ha dichiarato che una serie di attacchi aerei israeliani sul territorio ha causato la morte di almeno 45 persone. Quattro ospedali della Striscia hanno confermato il bilancio delle vittime, precisando che oltre metà dei decessi è stata registrata nell’ospedale di al-Awda, nel nord dell’enclave palestinese. L’esercito israeliano ha affermato di aver colpito decine di obiettivi di Hamas, mentre le due parti si accusano a vicenda di aver violato la tregua in vigore da nove giorni, mediata dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Le parole del capo di stato maggiore israeliano
Il capo dell’Idf, Eyal Zamir, ha definito l’attacco alle truppe a Rafah di ieri mattina, in cui sono morti due soldati, una palese violazione dell’accordo da parte di Hamas. Ha dichiarato che le truppe israeliane sono tenute a rimanere in allerta e che l’esercito è pronto a qualsiasi scenario. Zamir ha aggiunto che Israele continuerà ad agire con determinazione per salvaguardare i propri interessi di sicurezza.
Netanyahu ordina la chiusura dei valichi
Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha ordinato la chiusura di tutti i valichi verso la Striscia di Gaza e la sospensione della consegna degli aiuti umanitari. La misura è stata decisa dopo gli scontri di Rafah e la presunta violazione del cessate il fuoco da parte di Hamas. Fonti israeliane hanno indicato che i valichi dovrebbero riaprire oggi.
Secondo quanto riportato da Axios e Channel 12, l’Amministrazione Trump aveva esortato Israele a rispondere agli attacchi di Hamas in modo proporzionato, evitando un’escalation che potrebbe far deragliare l’accordo di cessate il fuoco. Funzionari americani hanno riferito che la consegna degli aiuti umanitari potrà riprendere domani mattina.
Delegazione di Hamas al Cairo
Ieri, nel frattempo, una delegazione di Hamas guidata dal capo negoziatore Khalil al-Hayya è arrivata al Cairo per verificare l’attuazione dell’accordo di cessate il fuoco. Lo ha reso noto lo stesso movimento islamista palestinese, secondo quanto riferito da Sky News Arabia.
Ripristino della tregua
In serata, l’esercito israeliano ha annunciato che tornerà a rispettare il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. L’Idf ha dichiarato che, in conformità con le direttive del livello politico, dopo una serie di attacchi significativi, le forze armate hanno iniziato a rafforzare il cessate il fuoco e continueranno a far rispettare l’accordo rispondendo con forza a eventuali violazioni.
L’esercito ha inoltre avviato la demarcazione fisica del confine di ritiro della Linea Gialla a Gaza, collocando blocchi di cemento dipinti e cartelli metallici dello stesso colore. Il governo israeliano ha approvato il cambio di nome delle operazioni militari a Gaza in “Guerra di Resurrezione”.


