Altre due salme degli ostaggi israeliani restituite. Trump: “Se Hamas non rispetta l’accordo, Tel Aviv può attaccare”
Il cessate il fuoco tra Israele e Hamas resta in vigore. L’esercito israeliano ha confermato l’identificazione dei resti di due ostaggi consegnati dalla fazione palestinese. Si tratta di Inbar Hayman, street-artist di Haifa nota con lo pseudonimo “Pink”, e del sergente maggiore Muhammad al-Atrash, soldato beduino. Le salme, trasportate nella notte dalla Croce Rossa dalla Striscia di Gaza, sono state riconsegnate alle rispettive famiglie dopo il completamento del processo di identificazione condotto dall’Istituto Nazionale di Medicina Legale.
Il comunicato militare delle forze di difesa israeliane ha precisato che i rappresentanti dell’esercito hanno informato le famiglie del rimpatrio dei corpi per la sepoltura. Hayman aveva 27 anni ed era stata uccisa durante il festival Nova, mentre al-Atrash, 39 anni, era caduto in azione il 7 ottobre scorso.
Riapertura del valico di Rafah
La Missione di assistenza alle frontiere dell’Unione Europea (EUBAM) arriverà oggi a Rafah per predisporre la riapertura del valico, secondo quanto riportato da fonti europee. Circa trenta militari, tra cui otto carabinieri italiani, avranno il compito di ripristinare le infrastrutture necessarie al transito da entrambe le parti e di fornire un minimo di addestramento alle forze palestinesi che opereranno al confine.
La missione europea era stata costretta a ritirarsi lo scorso marzo, dopo la fine della precedente tregua tra Israele e Hamas. Da allora, il transito era stato possibile solo dall’Egitto verso Gaza, con limitazioni imposte da Israele. Si stima che saranno necessari almeno due giorni di lavoro, venerdì e sabato, per rendere operativo il valico. Il traffico privato e i camion con gli aiuti umanitari potrebbero riprendere domenica o lunedì, a condizione che il cessate il fuoco regga.
Hamas: restituzione dei corpi
L’ala militare di Hamas ha dichiarato di aver restituito a Israele tutti gli ostaggi vivi e i corpi degli ostaggi morti che era riuscita a raggiungere. Ha aggiunto che ciò che resta dei corpi non ancora consegnati richiede grandi sforzi e attrezzature speciali per essere recuperato, e che sono in corso operazioni per risolvere la questione.
In merito a ciò, il presidente Trump ha dichiarato: “Se Hamas non rispetta l’accordo, Tel Aviv può attaccare”
Delle polemiche erano state sollevate ieri dopo che uno dei corpi consegnati da Hamas era risultato non essere un ostaggio israeliano, bensì un palestinese che aveva collaborato con le forze israeliane. Secondo i media israeliani, la salma era vestita con un’uniforme militare e sarebbe stata uccisa in un tunnel del campo profughi di Jabaliya nel maggio 2024. Le autorità israeliane ritengono che si tratti di un uomo di Gerico che aveva aiutato le forze israeliane e che la consegna del corpo sia avvenuta per errore.
La restituzione dei resti e i preparativi per la riapertura del valico di Rafah rappresentano i primi segnali concreti di attuazione dell’accordo sul cessate il fuoco. La situazione rimane però delicata e ogni cambiamento sul terreno potrebbe influire sui tempi e sulle modalità di riapertura e trasferimento dei corpi.


